LP – ITALIA – 1975 -Chrysalis – CHR 1082 – INNER SLEEVE – EX = / EX
1° Stampa Italiana del 1975 “Upside Down” con il retro copertina stampato al contrario per errore – Vinile in ottime condizioni con lievissimi segni superficiali sul lato B, ascolto ottimo – Copertina in ottime condizioni – Inner sleeve originale
Jethro Tull
Minstrel in the Gallery è l’ottavo album dei Jethro Tull, prodotto da Ian Anderson, leader del gruppo, nel 1975 per conto della Five Star Record Ltd. Nel 2002 è stato rimasterizzato in digitale dalla Abbey Road Studios.Registrato quasi integralmente servendosi della ormai storica Maison Rouge Mobile (improbabile mezzo di trasporto equipaggiato con uno studio trasportabile praticamente completo) in un viaggio interminabile dall’Inghilterra a Monaco in corrispondenza del tour in Europa occidentale, l’album fu pubblicato l’anno successivo ad un’altra importante suite prodotta dai Jethro Tull: War Child.Rispetto alla precedente pubblicazione, Minstrel in the Gallery conferma la scelta del gruppo orientata verso le orchestrazioni, con l’integrazione fiati e viole nella costruzione del sound atmosferico di sfondo di ogni singolo brano. Continuando il paragone, è poi altrettanto importante evidenziare che in realtà la struttura del suono è uno dei pochi punti di tangenza tra Minstrel in the Gallery e War Child. Rispetto al secondo (di alcuni anni precedente in termini di registrazione), Minstrel in the Gallery propone una maggiore introspezione e liricità, soprattutto per quanto concerne i testi delle singole canzoni.La versione definitiva dell’album fu suggellata dalla esecuzione in live area, presso una radio di Monte Carlo, della canzone che ha dato il titolo all’album (presente sul disco in due versioni: in “live area” e più propriamente “live”). Nello stesso concerto venne eseguita anche Cold Wind to Valhalla, presente anch’essa come traccia bonus sull’edizione rimasterizzata in cui i due brani sono stati accorciati. Le versioni complete sono disponibili nel bootleg Minstrels In The Red House.A seguito di questo album, il bassista Jeffrey Hammond abbandonò il gruppo per restituirsi, anima e corpo, alla sua attività pre-Tulliana: la pittura.
A1 Minstrel In The Gallery 8:09
A2 Cold Wind To Valhalla 4:17
A3 Black Satin Dancer 6:51
A4 Requiem 3:41
B1 One White Duck / 0¹º = Nothing At All 4:35
. Baker St. Muse 16:40
B2a Pig-Me And The Whore
B2b Nice Little Tune
B2c Crash-Barrier Waltzer
B2d Mother England Reverie
B3 Grace